Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra

Il 24 ottobre, sul palco di Theatro, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, fondatori dello studio milanese Barreca & La Varra, hanno presentato in anteprima il loro nuovo libro “Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra”, in compagnia di Nicola Leonardi, co-fondatore e direttore del magazine The Plan. Gli autori hanno svelato il significato dietro al volume, ispirato ad una celebre citazione di Oscar Wilde: “Niente è più necessario del superfluo”. Da questa idea, i due architetti hanno realizzato una monografia che rappresenta non solo una tappa significativa della loro carriera, ma anche una visione critica sul loro approccio architettonico, tra bilancio del passato e prospettive future.
Durante la serata è intervenuto anche Marco Biraghi, docente al Politecnico di Milano, che ha definito l’architettura di Barreca & La Varra come “giusta, pertinente, non vistosa e non ideologica”.

La nuovarchitettura si scopre a Theatro

La piattaforma nuovarchitettura si è rivelata al pubblico nello spazio di Theatro. Un osservatorio dedicato alla giovane architettura italiana, nato nel 2022 con l’intento di offrire visibilità e opportunità ai nuovi talenti del settore, che si inserisce perfettamente nella missione di Theatro di promuovere una cultura dell’architettura aperta, inclusiva e attenta alle evoluzioni del contemporaneo offrendo ai giovani non solo uno spazio fisico, ma anche un ambiente stimolante dove poter esprimere liberamente nuove idee.
L’evento, realizzato in collaborazione con l’Ordine Architetti di Monza e Brianza e nuovarchitettura, si è focalizzato sul tema centrale scelto per questo primo contest: l’accoglienza. Il fine dell’iniziativa era quello di incentivare i giovani architetti a proporre soluzioni progettuali inclusive, capaci di aprire nuove prospettive nel panorama architettonico contemporaneo.
Durante la serata è stato premiato lo studio di progettazione Post Disaster per il progetto EP04 Dalle Macerie, una riflessione critica e curatoriale che si sviluppa sui tetti di Taranto.